Essa veniva utilizzata regolarmente anche in India, sia per scopi rituali che per scopi medici, dove si usava per trattare una serie di disturbi come dolori, insonnia e problemi gastrointestinali.
Ne troviamo traccia in numerosi antichi testi indù nel quale viene descritta come “fonte di gioia e felicità, donata agli umani per aiutarli ad essere felici e superare le loro paure”.